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Prodotti autunno 2017

IMG_1230FIENO IN PELLET DISIDRATATO
10-12% di proteine
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Avviso pubblico progetto integrato di filiera

PIF «OVINO ARETINO SENESE»

Filiera: ovi-caprina
Capofila: Andrea Capacci

Il PIF che si intende realizzare avrà lo scopo di:

  • Favorire la realizzazione di nuovi impianti di produzione agricola, zootecnica e di trasformazione più razionale al fine di contenere i costi di produzione, di aumentare le quote di mercato e conseguentemente il valore aggiunto delle filiere interessate al progetto
  • Sostenere il miglioramento tecnologico nelle fasi di produzione e trasformazione per migliorare le qualità del prodotto
  • Favorire i progetti di filiera corta al fine di valorizzare produzioni tipiche e di qualità del territorio

Per poter partecipare a questa opportunità di sviluppo e cooperazione per le aziende che operano nel settore agroalimentare, l’azienda “Capacci Andrea” (in qualità di Capofila), promuove un PIF orientato a regimi di altissima qualità nella produzioni ovi-caprine e dei prodotti lattiero-caseari.

Per maggiori informazioni e/o aderire al progetto rivolgersi a:
Ilaria Ricciarini
Ditta Capacci Andrea
0575 959173

Per informazioni tecniche:
Daniele Lombardi
Melograno Servizi
338 9884246

25 ANNI DI ATTIVITA’

Proprio in questo giorno, 25 anni fa, inaugurammo il nostro impianto di trasformazione .
Allora fu un grande passo avanti per la nostra azienda di famiglia che passava dalla sola commercializzazione di foraggi alla produzione di materie prime per mangimi, inseguendo lo scopo di offrire sempre un prodotto sano e controllato.
Come ogni piccola realtà siamo partiti con piccoli numeri:
1 capannone per la produzione del pellet e lo stoccaggio della merce, 1 dipendente, pochi fornitori scelti con cura.
Oggi all’impianto di pellettizzazione abbiamo aggiunto il forno per l’essiccazione, la pressa per i balloni trinciati ventilati, una lista di circa 250 fornitori qualificati e 100 clienti fidelizzati.
Da 25 anni a questa parte oltre ad essere cresciuti in dimensioni sono cambiate anche le nostre priorità.
Maggiore preparazione del personale e cura in tutte le fasi di lavorazione.
Particolare attenzione per la tracciabilità, la sicurezza e la qualità dei nostri prodotti.
Tanto siamo cresciuti e tanto ancora vogliamo crescere non solo in numeri ma soprattutto in professionalità!

 

 

I nostri foraggi

Per foraggio si intende l’intera parte vegetativa di una pianta destinata, anche dopo alcune trasformazioni, ad alimentare il bestiame. Frutti e semi rientrano nel foraggio se sono raccolti insieme alla parte vegetativa, altrimenti se raccolti a parte, questi ultimi, sono considerati concentrati.

Le specie vegetali che vengono utilizzate per la produzione di foraggio sono definite piante foraggere o colture foraggere.

Ogni foraggio si caratterizza per le sue quantità di fibra (carboidrati strutturali), proteine, glucidi ed altri componenti presenti in misura minore.

Il valore energetico di un foraggio è stimabile con vari sistemi. Il più diffuso in passato, il metodo scandinavo, prevede come unità di riferimento, detta unità foraggera o UF, l’energia contenuta in un kg d’orzo standard o in 2,5 kg di fieno di un prato polifita ricco di Phleum pratense. Il sistema delle unità foraggere classiche, ancora oggi usato in ambito economico o estimativo, è ritenuto obsoleto in ambito zootecnico in quanto sottovaluta il valore energetico dei foraggi nella trasformazione in latte. A tal fine, il metodo scandinavo è oggi abbandonato in favore di altri più efficaci, come il metodo dell’energia netta, adottato soprattutto in Nordamerica, e quello delle unità foraggere francesi, adottato in Europa.